Feeder

Sia lodata sua spaghettosità! Questa settimana Feeder ha offerto della Yakisoba in tributo al più grande degli dei nati nell'internet.

Ci sono ricette che si ribellano al rigore scientifico di preparazione e vivono su unità di misura come: quanto basta, un pizzico, un pugno e a piacimento. La ricetta di questa settimana fa parte di questo gruppo di rivoltosi, e le vogliamo bene per questo.

Un po' a corto di idee e fiaccati dalla pioggia della settimana scorsa ci siamo calati nel confortante abbraccio del più classico dei piatti di Feeder.

Pescare una bella ricetta da cavolettodibruxelles e cucinarla in puntata sta diventando uno dei nostri sport preferiti. E così abbiamo fatto anche questa settimana, con l'aiuto di un paio di amiche (Laura e Ilaria) abbiamo preparato delle linguine con cavoletti, limone e timo.

Per la sedicesima puntata di Feeder sono venuti a trovarci un paio di amici, permettendoci così di perfezionare il nostro format ideale: porta gente a cena e facci quattro chiacchiere. La ricetta della settimana è stata rubata con piacere dalla Prova del Cuoco: zuppa di ceci con zenzero e pasta all'uovo.

Il server ha preso freddo questa settimana e non si è sentito troppo bene. Ne è risultato che l'intera diretta ha saltellato come i losties sull'isola. L'unico modo per sentirsi la puntata in cui abbiamo festeggiato in compleanno di Darwin è il podcast qui sopra (abbiamo cambiato host per i podcast, se ci sono problemi fatecelo sapere nei commenti).Oltre a celebrare l'origine della specie abbiamo anche avuto l'onore di avere come ospite e capo-cuoca della serata una amica di Feeder, Sara. Sara ci ha portato una ricetta iraniana e ci ha raccontato un po' di cose della cucina dell'Iran. La traduzione in italiano del nome della ricetta è: una cipolla e due patate.

La prima puntata in diretta è andata, siamo riusciti a raccontare quello che volevamo raccontare e abbiamo completato la ricetta senza tagliarci le dita. Su suggerimento del nostro sensei per la cucina orientale ci siamo dedicati alla preparazione di un semplicissimo (ma delizioso) piatto giapponese: il nikujaga.

Spoiler warning! Se cercavate ricette dovrete pazientare ancora una settimana perchè a questo giro abbiamo lasciato ingredienti e padelle dove stavano per concentrarci unicamente sull'unico evento che ci ha permesso di trascinarci fino a metà settimana, il ritorno di LOST.Abbiamo commentato a caldo le prime due puntate provando a ingarbugliare ancora un poco la matassa di trame e teorie che è diventata questa serie (avendo dalla nostra anche il talento e la competenza in materia di un altro malato terminale di lostite).

I piatti li abbiamo puliti, così come i fornelli. Per venire incontro alla pigrizia tipica del Gennaio vi proponiamo cucina cinese Do It Yourself in modo che possiate godere della sindrome da ristorante cinese senza nemmeno mettere il naso fuori da casa. Pollo con gli anacardi e riso bianco al vapore.

Con un ritardo giustificabile solo dal nostro essere già praticamente in letargo, il podcast dell'undicesima puntata di Feeder. Dei frutti del diavolo provenienti da Israele sono stati componenti principali della ricetta di questa settimana: Risotto allo speck e melograno.

Puntata classificatutto quella di questa settimana. L'intera redazione di Feeder, comporta da Jacopo, Claudio e dalle due mascotte, si è riunita per sparare sentenze sulle cose di questo anno nella ormai classica forma della Top 5. Dischi, film, libri, ristoranti; tutto quanto. Ci siamo presi delle libertà nella scelta dei libri e dei cartoni animati, abbiamo deciso di parlare di cose lette o viste nel 2008 e non di cose uscite nel 2008. Potrebbe farvi arrabbiare ma per favore rispettate le decisioni della academy.

Per la nona cena dell'anno di Feeder abbiamo avuto ospiti illustri. Direttamente da Sasakifujika.net, Simone Tolomelli e da Freddynietzsche.com nonchè da Radio2, Matteo Bordone. La ricetta invece, che proveniva direttamente dal quadernino delle ricette di Claudio, era una tagliata di manzo con crosta di riso al basilico.Si è chiacchierato parecchio, di cultura pop e di radio, di blog e di cucina, delle possibilità del ritorno di Sabatonotte e di televisione.

L'ottava puntata di Feeder è già stata in qualche modo pre-natalizia. Abbiamo preparato degli involtini con lardo e radicchio rosso (sì, quello avanzato dalla settimana scorsa che cerchiamo di non buttare via nulla). Un secondo che non sfigurerebbe affatto in un cenone di natale. Inoltre tema portante della puntata sono stati quei cosi che ogni bambino moderno desidera trovare sotto l'albero: videogiochi.

Sembrava che Claudio parlasse da una caverna, causa distrazione del fonico, ma non era così. Eravamo come sempre in cucina a preparare una ricetta meravigliosa (recuperata dal blog culinario per eccellenza): risotto al radicchio rosso con speck e mandorle.

Per la sesta cena dell'anno di Feeder sono venuti a trovarci Nena e i Superyeahs.Mentre cercavamo di intervistarli ci hanno dato una mano a preparare le tagliatelle con il vino rosso e il curry, hanno letto una poesia di Carducci, ci hanno raccontato di tutti premi che hanno vinto nei concorsi per band emergenti e dell'affaire kebabbaro di Bergamo alta.

Abbiamo rubato una ricetta e l'abbiamo incasinata un pochino.

Feeder: l'importante è sentirlo...Puntata senza Jacopo, in trasferta all'estero, ma con ospite la concorrenza.

Questa settimana ci siamo prodigati in una ricetta per studenti single fuori sede: pennette alla vodka.

Questa settimana, per contrastare l'austerity imperante e la crisi economica abbiamo deciso, con il sommo aiuto del nostro sensei in questioni di cucina orientale, di preparare del sushi.Per preparare il sushi servono alcuni elementi materiali(riso, aceto di riso, alga nori, pesce, cetrioli,una pentola, dell'acqua, una stuoietta di bambù e circa 2/3 ore di tempo) e un approcio molto zen alla vita, data la lunghezza e la ripetitività dei passaggi(che dopo aver cotto e raffreddato il riso si limitano a stendi, arrotola e taglia).Abbiamo scoperto che il sushi come piatto è ovviamente buonissimo, ma molto poco radiofonico: non puoi raccontarlo praticamente.