Sinopsis

Fedro, un giovane ateniese appassionato dell'arte della retorica, incontra Socrate e gli racconta di aver appena ascoltato un discorso, di cui ha la copia con sé, che l'oratore Lisia ha composto sull'amore. Da qui Socrate comincia a parlare dell’amore quale mania divina e della necessità, per comprendere pienamente la natura di questa forma di eros, di capire quale sia la natura della vita al di là dell'esistenza terrena. L'anima degli uomini è tripartita in una parte razionale, una passionale e una volitiva: per analogia, può essere rappresentata come una biga dotata di ali, retta da un auriga che rappresenta la ragione e da due cavalli, uno nero ribelle e difficilmente governabile, che si identifica con i desideri intensi, come quelli dovuti alla sessualità o alla gola, e uno bianco, che rappresenta l'anima irascibile, che rappresenta la volontà e il coraggio.