Sinopsis
Canne al vento, pubblicato nel 1913 prima a puntate su “L’illustrazione italiana” e poi in volume, narra la storia di una nobile famiglia sarda andata in rovina che, vinta o soggiogata dal destino e dalla decadenza, intreccia le vite dei suoi componenti nel susseguirsi di vicende d’amore, odio, dolore, morte. Quattro sorelle nell’aspra Sardegna battuta dal vento, il cui stato d’animo è intimamente legato alla terra, ai luoghi di un mondo primitivo, sono le protagoniste del romanzo più intenso della Deledda, il cui stile sfugge a catalogazioni e non si lega nell’appartenenza a una corrente letteraria ben definita. Famosa la frase pronunciata da Efix, il devoto servo della famiglia: “Siamo canne, e la sorte è il vento!”, un pensiero che racchiude il sentimento malinconico dell’impotenza di fronte al destino, un destino che non ha un senso e non risponde a un perché.
Maria Grazia Cosma Deledda nasce a Nuoro il 27 settembre 1871. Celebre scrittrice e traduttrice, vince il Premio Nobel per la letteratura nel 1926. Autrice prolifica, è caratterizzata da una narrativa e da una poetica inevitabilmente collegate alla cultura e alla tradizione sarda. Tra le opere principali menzioniamo Cenere (1904), Canne al vento (1913). Diverse le riduzioni cinematografiche e televisive basate sulla sua produzione. Muore a Roma il 15 agosto 1936.